Il suono di Torino. Racconti urbani con colonna sonora punk (Miraggi Edizioni), di Domenico Mungo, è una bellissima e originale raccolta che narra il capoluogo piemontese attraverso un’operazione totale. Lo stile a puzzle di John Dos Passos e quello ermetico senza fiato di Nanni Balestrini si incontrano davanti a Mirafiori e si mischiano, con il gergo volgo-forbito di Vittorio Giacopini. Stragi fasciste, scioperi di guerra, orgoglio operaio, esecuzioni capitali nell’Italia della Repubblica dal gusto umano, meridionali che giungono in massa sui barconi-treno dal Sud dimenticato dagli antenati degli attuali sovrani padani, .38 e rivendicazioni urbane, ideologie morte, locali morti, centri commerciali, NoTav sulla gogna e nessuno, tranne l’autore, a ricordarci di un grande uomo e di un grande sognatore come Emilio Salgari. Torino, da queste 30 storie, ne esce gustosamente umana e farcita di sottotracce. Un libro a 360 gradi. Passione, rabbia e un addio che ha il sapore di un arrivederci (almeno sul piano letterario).
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