Da “Esser poeta”:
«Quando mi aggiro,
(spesso, a dir la verità)
per le strade
dove le condense umane ristagnano,
nelle notti acquiescenti al Whiskey
sento urlare – Poeta! –. Mi conoscono così.
Non mi conoscono. Ma mi conoscono così.
Poeta è una parola bella grossa
come un pianeta, ma sgonfiabile, credo io.»
«L’ispirazione per quanto mi riguarda esiste, perché quando non esiste lo sento nel vuoto, nel tempo che scorre, nel silenzio dentro l’armadio. Carver era uno con le idee molto chiare. Il mio fallimento sta nell’essere “soggetto a” e mai padrone di me stesso, mai padrone del mio tempo. Il mio fallimento è inguaribile come il mio essere romantico. Diventerò con sforzo ed ostinatezza solo un soffio di quel genio che non sono stato mai.
Baciami Chanel, cane bellissimo.»