Nella città che prepara l’annessione alla Germania nazista, un bonario impiegato diventa un serial killer del regime trovando giustificazione nella cultura tibetana: uscito ai tempi della Primavera cecoslovacca, il romanzo divenne celebre anche per il film di Jurai Hertz
STEVE DELLA CASA
Categoria: Narrativa
Se in Italia si conosce Ladislav Fuks, uno dei nomi più importanti della cultura mitteleuropea del 900, questo è dovuto soprattutto a due fattori. Uno è lo straordinario film L’uomo che bruciava i cadaveri, girato nel 1969 da Juraj Herz, vincitore del primo premio al festival di Sitges e uscito da noi quando l’attenzione di tutti era puntata su quell’esperimento di «primavera praghese» interrotto dai c…continua