Rolando Alberti, quasi quarantenne, è un pastore di oggi, già da bambino perso e insieme immerso con le sue capre nella vita dura delle sue aspre e ripide montagne, le Alpi Apuane. Quella realtà così diversa da quella che tutti ormai viviamo l’ha portato a scrivere, con fresca naturalezza, poesie potenti ed evocative come quelle dei poeti classici greci, poesie che si nutrono dei misteri della natura, fatti di creazione, morte ed eros. Poesie che, tra visioni, forti sentimenti e immagini che sembrano scolpite dalla roccia, ci dicono molto di noi, moderni e urbanizzati, perché “le cose di dentro”, in fondo, non sono mai cambiate. Un libro che ci permette di tornare a stupirci della forza della poesia: basta seguire passo passo Rolando, «per cogliere col suo stupore di bimbo quanto tutto questo sia “estremamente magico”».
Una recensione autorevole si può trovare sul sito
http://www.ilprimoamore.com/old/testo_2340.html a cura di Andrea Amerio.