Leggi qualche pagina da Coluche il comico politico…
L’alter ego dell’autore, il simpatico giornalista ticinese che in ogni occasione indossa un’elegante sciarpina, torna a Parigi per un’altra inchiesta nel mondo dello spettacolo transalpino dopo quella su Boris Vian. Questa volta si tratta di Coluche, l’irriverente comico che prendeva di mira senza mezzi termini i politici e i disequilibri della società francese. Quand’era in vita, l’intransigente radicalità di Coluche suscitava sentimenti estremi (amore, odio, persino paura), ma dopo la morte rimane la sua grande eredità di comico politico più spregiudicato, un genio che ha tracciato una strada seguita poi da molti, ma eguagliata da pochi.
Tanti francesi, anche giovani, nonostante la morte avvenuta 35 anni fa, ricordano a memoria le sue battute e rimpiangono la sua vena dissacrante. Il “giornalista con sciarpina” ne segue la tumultuosa ascesa dai palchi della Parigi bohémienne fino alla radio nazionale e all’Olympia, il tempio cittadino dello spettacolo, attraverso la sua estemporanea candidatura alle elezioni presidenziali, gli eccessi che ne hanno sempre minacciato l’esistenza (ma anche la carriera) e le iniziative sociali che gli hanno garantito un posto nel cuore dei francesi e con cui ha concretamente inciso nella vita del suo Paese. Fino alla tragica fine, con la sua amata moto, su una statale della Provenza, avvenuta nel 1986 in circostanze che alcuni ritengono ancora dubbie.
Chi era Coluche?