il libro progetto
L’ideazione, la scrittura e la regia di Imaginary landscapes, sono di Enrico Pastore. Formatosi con Francois Tanguy, Pippo Delbono e Jakob Shokking, dirige dal 1998 al 2005 la Compagnia DAF con la quale si dedica alla creazione di opere di sperimentazione nell’ambito del teatro musicale, collaborando con il Gran Teatro La Fenice di Venezia.
La grafica di Imaginary Landscapes è interamente ideata e realizzata Andrea Pierini in arte Blu Bemolle.
Concept
L’origine di Imaginary landscapes: tale on invisibile cities è un libro: le Città Invisibili di Calvino.
Le città immaginate e vissute da Marco Polo diventano l’impero che Kublay non potrà mai vedere con i suoi occhi. La città come specchio del mondo, l’immagine che abbiamo di lei fatta di sogni e realtà.
Imaginary landscapes è il racconto di questa città impossibile e reale, un racconto fatto da 8 artisti diversi, ognuno con il proprio linguaggio (Danza, teatro, performance, video e poesia). Un intrico di racconti, costruito da frammenti di immagini, che come lo specchio di Dioniso, riflette la vita bella e crudele.
Oltre Imaginary landscapes
Convivere nella propria unicità, rispettando la natura dell’altro senza cercare di modificarla. Questo è lo scopo che ci tiene uniti. In un periodo storico dove tutti cercano di integrarsi e/o di fuggire all’integrazione, noi cerchiamo una terza via attraverso il nostro fare artistico: unire le forze, ognuno essendo ciò che è, parlando una lingua sua, ma condividendo lo spazio e il tempo costruendo un’immagine impossibile eppure reale.
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