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I vigliacchi

Traduzione di: Alessandro De Vito
Collana: NováVlna

13,9926,00

Il sassofono è lo strumento più sessuale. Il sessofono. Una vera esca per le ragazze. 

Con acquisto min. di 26 euro SPEDIZIONE GRATUITA

Data di pubblicazione 2025
Formato 13,5x19
Numero di pagine 480
EAN Cartaceo 9788833862651
EAN eBook 9788833862644
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Leggi qualche pagina da I vigliacchi


Gli otto giorni della fine della seconda guerra mondiale in Europa, otto giorni cruciali nella nostra Storia, dal 4 all’11 maggio del 1945, sono altrettanti capitoli dei Vigliacchi.
In quelle giornate caotiche e incerte – la Cecoslovacchia è ancora occupata dai nazisti in rotta e l’Armata Rossa sta per arrivare – Danny e i suoi amici rappresentano un’anomalia nell’ordine delle cose.
Da un lato i “ signori ”, i maggiorenti della cittadina in cui si svolge il romanzo, nel nord della Boemia, cercano di organizzare una sorta di comitato civico in armi per evitare ulteriori stragi, accordandosi anche con i tedeschi, da un altro i partigiani comunisti spingono per la rivoluzione, forti dell’arrivo dei sovietici. Nel mezzo troviamo i nostri ragazzi – a partire dal protagonista Danny Smiřický, alter ego di Škvorecký in molti suoi romanzi – già disillusi dal mondo degli adulti e consapevoli che dopo l’oppressione nazista si prospetta un futuro diverso da quello che immaginavano. Pur partecipando a loro modo al conflitto (e in modo per nulla vile, anche se gli atti di coraggio servono soprattutto a mettersi in mostra con le ragazze: l’amore di turno, ovviamente non corrisposto), hanno in testa la loro rivoluzione, un’esplosione di gioventù fatta di musica, amore, apertura al mondo, specie anglosassone, e alle mode occidentali.
È la gioventù autentica, sincera, incontenibile e “ ribelle ” di ogni tempo: anche in quei giorni minacciosi Danny e i suoi vogliono solo suonare il jazz, grande passione dell’Autore,
amoreggiare con le ragazze, con una voglia di futuro e una leggerezza che per molti versi precorre gli anni Sessanta, in un romanzo che spesso può ricordare atmosfere da Nouvelle Vague.
I vigliacchi, primo romanzo di uno Josef Škvorecký appena ventiquattrenne e subito grande successo, è stato scritto per così dire “ a caldo ”, nel 1948-49 e ha avuto  una travagliata storia editoriale, di censure e parziali riscritture “ obbligate ”.
Con questa nuova traduzione, il romanzo torna al lettore italiano nella sua interezza, e nel suo vivido impianto originario.

Autore/i

Josef Škvorecký

Josef Škvorecký, (1924-2012) è stato uno dei più grandi e prolifici scrittori cechi del Novecento. Diversi romanzi sono stati tradotti in italiano (riportiamo all’interno del volume bibliografia e filmografia estese). Dal 1968, dopo l’invasione sovietica, ha vissuto in Canada, dove ha continuato a scrivere e a pubblicare, assolvendo a una fondamentale opera di propagazione della letteratura cecoslovacca “ dissidente ” fuori dal paese con la casa editrice 68 Publishers, fondata nel 1971 e diretta con la moglie Zdena Salivarová (la ragazza della dedica dei Vigliacchi, che avrebbe “ incontrato a Praga ” dopo la guerra).


Traduzioni

Alessandro De Vito

Alessandro De Vito (1971), traduttore dalla lingua ceca e curatore della collana NovàVlna. Di madre ceca, decide di approfondire la lingua e dare vita insieme agli altri soci della casa editrice a una collana dedicata ad accogliere narrativa proveniente dal paese a lui caro.