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Osvaldo Lamborghini

Osvaldo Lamborghini (Buenos Aires, 1940 – Barcellona, 1985) ha pubblicato in vita i racconti El fiord (1969), Sebregondi retrocede (1973) e la raccolta Poemas (1980). Postumi sono usciti La causa justa, Las hijas de Hegel (entrambi pubblicati in Novelas y cuentos, Serbal, 1988), i tre romanzi del ciclo Tadeys (Sudamericana, 1983) e i sette quaderni del Teatro Proletário de Cámara, un esperimento poetico-grafico, oggetto di una grande mostra al MACBA di Barcellona nel 2014. Ha fatto parte della redazione della rivista d’avanguardia Literal, su cui ha pubblicato testi critici e poesie.
Protagonista di una vita esagerata, tra consumo di droghe e periodi di completa clausura, Lamborghini è stato anticipatore e allo stesso tempo dissacratore della letteratura politica degli anni ’70. La sua scrittura, violenta, oscena e perfetta, nutrita di riferimenti colti, predilige l’eccesso, la frammentazione, l’ibrido e mette in scena una carnalità fatta di sangue e secrezioni del corpo.
In Italia è stata pubblicata finora solo una sua raccolta di poesie curata da Massimo Rizzante, Il ritorno di Hartz (Scheiwiller, 2012).

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