Stefano Raspini
(novembre 1960), Stefano Raspini deve ancora nascere. Ha letto solo poeti americani e polacchi. disconosce le sue origini italiane, è in attesa del Nobel per la letteratura a Boris Vian. Spesso ce l’ha con i despoti anche democratici. Non ama Grillo. Avrà un bel futuro sia come attore sia come poeta sia come regista cinematografico. Un talento in divenire che scrive d’istinto e uccide non solo d’estate. Nel 1990 ricomincia con la letteratura che gli ritorna come un boomerang grazie all’amico scrittore Giuseppe Caliceti. Dopo aver ispirato al Calice due libri Fonderia italghisa e Battito Animale, si dirige verso la sua poesia. Pubblica due libri stile millelire Delirio e Antiretina. Partecipa dal 2001 ai concorsi di poetry slam e talvolta li vince talvolta li perde talvolta non lo invitano per la presenza scenica imbarazzante.
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