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Baťa, il visionario: il tour d’Italia del romanzo in uscita di Markéta Pilátová

La scrittrice ceca Markéta Pilátová sarà in Italia nei prossimi giorni per la presentazione della traduzione italiana del suo romanzo Con Baťa nella giungla, affiancata dal traduttore Alessandro De Vito. Nel tour di quattro giorni Pilátová sarà a Trieste, Bologna, Torino, Alba e Roma. Il libro tratta della famiglia cecoslovacca Baťa e del loro marchio di scarpe conosciuto un po’ in tutto il mondo. Quella dei Baťa è la storia di un successo di statura internazionale avvenuto decenni prima dell’ondata che conosciamo con il nome di “globalizzazione”. Si trattava allora di un capitalismo a tratti ingenuo, seppure moderno, illuminato, seppur con tratti di paternalismo: era attento alla qualità del lavoro e della vita dei dipendenti, fino a immaginare un vero e proprio “sistema Baťa”, efficiente ed etico, comprensivo di buoni salari, istruzione, case, dettami morali. Con il romanzo si può “rovistare nei cassetti e nelle scatole di latta” di questa straordinaria famiglia di “calzolai che hanno conquistato il mondo”. Scatole e cassetti colmi di documenti, foto, diari. Viene così illustrata la figura di Ján Antonín Baťa, uno dei più grandi uomini d’impresa di ogni tempo e luogo, visionario, caparbio e con un’incrollabile fiducia nel futuro, insieme modernissimo e d’altri tempi. Accompagneranno il racconto le sue figlie e nipoti, i cognati, con il loro racconto gustoso e dolente, sempre combattivo, tra i ricordi di mille peripezie affrontate procedendo a zig zag tra i dossi e le buche del Novecento. La fuga dai nazisti prima, e dai comunisti poi che condannarono Baťa ingiustamente per collaborazionismo, il boicottaggio da parte di inglesi e americani, le beghe ereditarie, l’esilio e la nostalgia, con la lingua madre a fare da sottile e orgoglioso legame con le proprie origini. Ma.. che c’entra la giungla? Baťa, che aveva immaginato di “trasferire” il popolo cecoslovacco in Patagonia per colonizzarla, si trasferì in Brasile una volta lasciata l’Europa, e lì insediò fabbriche e fondò città, strappandole alla foresta. Dimostrando che con la volontà e la capacità, oltre che con il duro lavoro, si può ottenere molto, se non tutto. E magari riuscire a far « venire a galla la verità come l’olio sull’acqua », come scrisse in punto di morte. Quando parliamo di Baťa ricordiamoci che nello sviluppo del gruppo calzaturiero, che si vide confiscare e nazionalizzale le proprie imprese con l’arrivo del comunismo, anche la Slovacchia ha avuto un ruolo di primo piano, con le fabbriche di Partizánske, Svit, Nové Zámky e Bošany. La famiglia possedeva inoltre un importante patrimonio di immobili di pregio nel territorio della Slovacchia, incluso il noto castello neorinascimentale di Bojnice, uno dei monumenti simbolo della Slovacchia turistica. Secondo la famiglia il valore delle proprietà confiscate è nell’ordine di miliardi di euro. Una causa per i danni subiti è stata riavviata dalla famiglia negli anni scorsi contro la Repubblica Slovacca. Markéta Pilátová (Kroměříž, 1973) è scrittrice, giornalista e traduttrice ceca, autrice di libri per bambini, di reportage e di diversi romanzi, tra cui Tsunami blues (2014), Má nejmilejší kniha (Il mio libro preferito, 2009), Hrdina od Madridu (L’eroe di Madrid, 2016) e Žluté oči vedou domů (In qualcosa dovremo pur somigliarci, pubblicato in Italia da Atmosphere, 2017). Vive e lavora in Brasile, dove insegna il ceco ai discendenti degli emigrati cecoslovacchi delle città fondate dai Baťa intorno alle loro fabbriche.

Il tour di presentazioni del libro in Italia

Martedì 21 gennaio 2020, ore 17:30 Trieste Film Festival – Antico Caffè San Marco,  Trieste La presentazione sarà in forma di dialogo tra l’autrice e il regista Peter Kerekes del film documentario Batastories (2018), che sarà proiettato al principale festival italiano che guarda ad Est. La discussione sarà moderata dal professor Massimo Tria, boemista e critico cinematografico. Venerdì 24 gennaio 2020, ore 20:30 Libreria Altroquando, Via del Governo Vecchio 82, Roma Con l’interprete Laura Angeloni, Petra Březáčková direttrice del Centro Ceco Romae il giornalista di Alias Gennaro Serio Centro Ceco Roma Via dei Gracchi 322, Roma Mercoledì 22 gennaio 2020, ore 18:00  Trame Libreria Bookshop, Via Goito 3/c, Bologna In collaborazione con l’Associazione culturale italo-ceca Lucerna. Giovedì 23 gennaio 2020, ore 18:15 Libreria L’ibrida Bottega, Via Romani 0/A, Torino Affiancheranno l’autrice per la lettura di brani Serena Aimasso e Chiara Trevisan Giovedì 23 gennaio 2020, ore 18:30 Milton libreria c/o Ass. Asso di Coppe via Vincenzo Gioberti 7 Alba Affiancheranno l’autrice per la lettura di brani Serena Aimasso e Chiara Trevisan QUI L’ARTICOLO ORIGINALE: https://www.buongiornoslovacchia.sk/index.php/archives/98170