Ogni giorno milioni di vite si incrociano per brevi istanti, come sconosciuti ai semafori, prima di proseguire. Talvolta, queste collisioni di destini producono mutamenti, piccini all’apparenza, deviazioni di pochi millimetri che però, con l’andare del tempo, si trasformano in distanze enormi tra i non-luoghi che si sarebbero raggiunti se non ci si fosse incontrati e si avesse continuato sulla retta originaria, e i luoghi che la realtà invece ti pone davanti.
Questo libro è uno di quei luoghi distanti anni luce dal posto in cui sarei stato, se non avessi mai incrociato Eleonora. E oggi sono qui, emozionato quasi quanto lei, nello scrivere parole che non potranno mai essere all’altezza del suo lavoro, per descriverne brevemente il valore. Quel che posso dire è che non si tratta di un libro di poesie, né di una raccolta di poesie. Questo manufatto che avete per le mani andrebbe messo nell’incavo di un albero. Perché è lì che secondo Czesław Miłosz si trova la Poesia.
Massimo della Penna