Andrea Ferro ha quasi cinquant’anni, ma vive come un ventenne: ciondola in un limbo indefinito facendo l’assistente in università, canta canzoni country in un locale di periferia, aiuta un amico a mandare avanti una casa editrice, insegue Silvia, una vecchia adolescente come lui che lo abbandona in continuazione. Ma un giorno il suo disequilibrio si infrange. L’amico editore gli sottopone uno “strano romanzo”, che subito si insinua nella sua vita. E la nonna – che l’aveva allevato dopo la morte prematura di sua madre e suo padre, quando aveva tre anni – è in fin di vita, costringendolo a tornare in Friuli e ad affrontare i misteri legati alla scomparsa dei genitori.
Comincia così la discesa di Andrea in un’epoca che si era sempre sforzato di ignorare: gli anni Settanta e le vicende dell’eversione nera, la strage di Peteano del 1972 e i depistaggi che per quindici anni hanno impedito di conoscere la verità. Mentre lo “strano romanzo” e il cervellotico dialogo con il suo autore lo incalzano, Andrea cerca di fare luce sulla vicenda dei suoi genitori e sulle responsabilità storiche dei suoi nonni.
Con di sangue e di ferro, Quarin marca la zona oscura dove si intersecano storia pubblica e destino privato, vita e narrazione, usando l’autofiction come un gioco, divertente, ma anche serissimo e pericoloso come tutti i giochi.
Di sangue e di ferro
9,99€ – 19,00€
Vincitore del CONTROPREMIO CARVER 2020, sezione narrativa
Un gioco di autofiction che incastra il più drammatico periodo della nostra storia recente, l’epoca delle stragi, con l’indagine del protagonista intorno alla propria identità, costruendo un ingegnoso puzzle le cui tessere sono storia pubblica, passato famigliare e funamboliche riflessioni sul tema letteratura e identità.
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Autore/i
Luca Quarin
Luca Quarin è nato a Udine nel 1965. Si occupa di ambiente, di design e di architettura. Comincia negli anni ‘80, collaborando con Carlo Marcello Conti e Lamberto Pignotti alla redazione di Zeta, rivista internazionale di poesia visiva. Negli stessi anni esplora la dimensione performativa della parola attraverso reading e spettacoli in vari luoghi della città. A metà degli anni ‘90 fonda Waama, un’azienda di design attiva sul mercato nazionale ed internazionale, con la quale cerca di dare voce alle cose attraverso le cose, invece che attraverso le parole. Negli anni successivi partecipa ad un importante progetto della Fondazione Solomon R. Guggenheim, tenutosi a Venezia, dal titolo Guggenheim Public, che si è occupato di “scultura sociale”. I suoi racconti sono stati pubblicati da riviste quali Parametro, Carie, Crack e da editori quali Biblioteca del Cenide e Lazy Book. “Il battito oscuro del mondo”, ed. Autori Riuniti, è il suo primo romanzo. Dopo essere stato presentato a Torino, a Palermo, a Genova, a Napoli, a Roma, a Verona, a Mestre, a Treviso, a Trieste, a Gorizia e a Udine, ha vinto il Premio Letteratura dell’Istituto Italia di Cultura di Napoli, come migliore romanzo edito del 2018, e il Golden Book Awards 2018, sempre come migliore romanzo del 2018. “Di sangue e di Ferro” è il suo secondo romanzo.