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I perdenti

Traduzione di: Nicola Manuppelli
Collana: Tamizdat

9,4917,00

Ammirato da scrittori del calibro di F.S. Fitzgerald ed Ernest Hemingway ora nella versione di un grande traduttore della narrativa americana.

Prefazione di Hedda Hopper. Postfazione di Nicola Manuppelli

 

Con acquisto min. di 26 euro SPEDIZIONE GRATUITA

Data di pubblicazione 2020
Formato 13,5x19
Numero di pagine 208
EAN Cartaceo 9788833861494
EAN eBook 9788833861500
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Leggi qualche pagina da i perdenti

Louis Berenstein, in seguito a una delusione amorosa, si trasferisce in un palazzo residenziale nel Lower East Side di Manhattan. A gestirlo è Zed Palver, losco proprietario di una sorta di parco dei divertimenti per adulti, un labirinto infernale chiamato il Paradiso.
Nel palazzo, il tipico edificio newyorkese in mattoni anneriti con la scala antincendio a vista, Louis incontra Theodore, graziosa trapezista del circo che cerca di far crollare il suo desiderio di solitudine e di frenare il suo scivolare nel baratro dell’alcol.
Nel mezzo della tormentata relazione con la trapezista, Louis conosce anche Ernest, uno strano pittore con cui discute di arte, vita, ispirazione e di quanto l’immaginazione aiuti a vivere; Bertha, femme fatale decadente e perspicace che lavora come cameriera all’ultimo piano del Paradiso, la “ sala dei fenicotteri ”; il liftboy del Paradiso, ragazzetto luciferino che vorrebbe ricalcare le orme di Zed; Hamlet e Braccio di Ferro, poco rassicuranti addetti alla sicurezza… Incontra soprattutto se stesso, anche se pare non riconoscersi, tra le plumbee mattinate di New York, gli sprazzi di sole radente nei tardi pomeriggi tra le fila dei palazzi, i blackout improvvisi e l’onnipresente luce rosa confetto che promana dalle insegne del Paradiso, vezzosi e ammiccanti fenicotteri al neon.

Autore/i

Aaron Klopstein

Aaron Klopstein nacque in Galizia a Tysmenitz nel 1907 ed emigrò con la madre negli Stati uniti all’età di quattro anni, trasferendosi nel Lower East Side. Di famiglia ebraica, presto si allontanò dalle proprie origini e divenne una delle figure più vivaci del sottobosco culturale newyorchese. Artista sfortunato, fu ammirato da scrittori del calibro di F.S. Fitzgerald ed Ernest Hemingway, con cui però i rapporti si interruppero a seguito di una furiosa litigata. Ossessionato da demoni personali e da manie di persecuzione, scrisse con diversi pseudonimi su riviste pulp per tirare a campare e presto cadde nella dipendenza dall’alcool. I suoi romanzi, fra cui “I perdenti” e “Il mago cinese”, usciti in poche copie, vennero riscoperti da Raymond Chandler, che ne fu un profondo ammiratore. Nel dopoguerra, venne quasi completamente dimenticato e le prime edizioni dei suoi libri sono diventate un cimelio per collezionisti, venendo battute all’asta per parecchie migliaia di dollari. Morì suicida in una casa di cura nel Greenwich Village nel 1961. John Houston più volte pensò di realizzare un film dal suo “I perdenti”, che però non vide mai la luce.


Traduzioni

Nicola Manuppelli

Nicola Manuppelli, scrittore, traduttore, sceneggiatore. Ha pubblicato racconti brevi e lunghi in varie antologie e lavorato come giornalista e autore per diverse riviste, fra cui D di Repubblica, Numèro, Lampoon, Icon, Musica Jazz. È stato collaboratore dei magazine americani Xavier Review, Chicago Quarterly Review, Catamaran ed è traduttore e consulente editoriale per la casa editrice Mattioli e per la casa editrice Nutrimenti. Ha curato una collana di poesia americana per l’editore romano Leconte. Ha al suo attivo più di cento pubblicazioni, fra curatele, traduzioni e scritti propri. Sue traduzioni sono comparse su Il Corriere della Sera, Repubblica, Il Sole 24 Ore, La Stampa, oltre a interventi per diverse radio, fra cui Radio 2 e Radio Capital. Il suo romanzo “Roma” (Miraggi2018) è stato candidato al Premio Strega 2019. Da anni si occupa della scoperta e della traduzione di autori noti e meno noti della letteratura americana, fra cui Andre Dubus e Don Robertson, dei quali cura l'opera completa, John Macdonald, F. Scott Fitzgerald, A. B. Guthrie, Ivan Doig, Ernest Gaines, Willa Cather.

I perdenti – recensione di Alessandro Eric Russo su Mangialibri

Louis Berenstein è contento che la stanza che ha preso in affitto nel Lower East Side sia buia: almeno questo…

I perdenti – recensione di Anna Cavestri su LoScrivodaMe

Nella vita spesso le cose non succedono a caso.Louis, il protagonista del romanzo, per dare una svolta alla sua vita…

I PERDENTI – intervista a Nicola Manuppelli di Barbara Costamagna su Capodistria (I divergenti)

Ascoltate QUI l'intervista al traduttore del libro Nicola Manuppelli (1:25:43 circa)

La lettrice Ambasciatrice Lara Martini e la sua onirica lettura de I PERDENTI di Aaron Klopstein

Penso da sempre che quel momento più o meno lungo nel quale con garbo si passa dal sonno alla veglia,…