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Il buon auspicio

Collana: Scafiblù

12,9926,00

Un libro inclassificabile, debordante, scorretto, impudico, lacerante, temerario, traumatico…

Con acquisto min. di 26 euro SPEDIZIONE GRATUITA

Data di pubblicazione 2023
Formato 13,5x19
Numero di pagine 544
EAN Cartaceo 9788833862033
EAN eBook 9788833862040
Codice a barre

Leggi qualche pagina da il buon auspicio

Chi è la Lorenza che scrive un diario in cui annota le vicende martoriate e a volte, loro malgrado, irresistibili dei pazienti di un ospedale psichiatrico di cui è “ consulente filosofico ”? È l’autrice stessa? È un caso di omonimia? Un alter ego, un Doppelgänger, ovvero un sosia, un viandante ubiquo?
Perché Lorenza è al contempo anche Lorenzo, un’emanazione che si fa corporea e le impedisce di amare altri uomini, di respirare grazie alle vitali energie sentimentali e sessuali. La tiene in scacco, le si nega e al contempo l’avvolge in spire paralizzanti. È un corpo a corpo feroce quello tra Lorenza e Lorenzo, che si rarefa sempre di più, raschiando lentamente i loro corpi, lasciando infine come un precipitato inutilizzabile nel mondo reale la scoria del pensiero puro, mentre intorno a loro si avvicendano personaggi e comparse, uomini e donne fatti di ombra e seduzione, aspettative e richieste. Vanno e vengono come deflagrazioni psichiche, eppure sono loro che mandano avanti il mondo di Lorenza/Lorenzo. Loro e i pazienti in cura e la figura di un Padre, con la P maiuscola dei simboli.
Ma il diario è anche un deposito di memoria, di annotazioni casuali, di ragionamenti e teorie di vario genere, di coiti con la scrittura e la letteratura; questo diario è, sopra ogni altro aspetto, un prezioso scrigno linguistico.
Il personaggio Lorenza definisce tale fiume in piena, il suo diario, come « feticismo documentaristico della protagonista » e per di più senza alcuna intenzione letteraria. In realtà siamo di fronte a un’abilissima co­struzione linguistica e strutturale; una struttura-trappola come il nastro di Möbius, dove il lettore perderà l’orientamento trov­andosi, da una pagina all’altra, dagli scantinati oscuri delle pulsioni più proibite ai cieli aperti di un’intuizione che non è soltanto filosofica ma cosmica.

Luca Ragagnin

Autore/i

Lorenza Ronzano

Lorenza Ronzano (Alessandria 1977), scomparsa nel 2021, insegnava letteratura in diverse scuole pubbliche e private. Era consulente filosofico del reparto psichiatrico dell’ospedale di Alessandria e della Procura di Milano. Nel 2014 esordisce con il romanzo Zolfo (Italic, selezione Campiello opera prima 2014, finalista Premio Alvaro 2015); un suo breve saggio è apparso nel volume Basaglia e le metamorfosi della psichiatria (Elèuthera, 2018); del 2019 è il saggio La variabile umana (Elèuthera). Alcuni suoi estratti e articoli sono apparsi su « Wall Street International », « Il primo amore », « Minima&Moralia ». 

 

Il buon auspicio – recensione di Gennaro Ricolo su Maremoto Magazine

Un libro che scava, in maniera dissimulata, nella profondità della relazioni personali, della quotidianità e dell'autrice stessa. La recensione di Gennaro…