Gli anni di piombo “visti da vicino”, nel racconto diretto e genuino di una ragazza vissuta negli anni Settanta, compagna di scuola di un noto ex terrorista, esponente di spicco di Prima Linea.
Una testimonianza di passione civile, nata da un moto di indignazione e dalla riflessione sull’esposizione mediatica degli ex terroristi. Perché non si dimentichi quello che è stato.
«Perché ho scritto questo libro?
[…]
Gli anni di piombo.
Una guerra subita dai civili, inutilmente.
Un errore della storia.
Mi sono tenuta tutta questa sofferenza nella mente e nel cuore per anni, ripensandoci e morendo dentro, tutte le volte che tornavo a Sesto.
Fino a quel maledetto gennaio di qualche anno fa, quando ti ho rivisto casualmente in televisione mentre presentavi il tuo ultimo libro.
In quel momento mi è scattata la molla, e la rabbia ha preso il sopravvento.
Ho deciso di scriverti, caro comandante Sirio, di dirti tutto quello che mi sono tenuta dentro per anni.»
Con le prefazioni di Marco Alessandrini, figlio del giudice Emilio Alessandrini assassinato dal gruppo di fuoco di Prima Linea nel 1979, e di Manlio Milani, presidente dell’Associazione dei caduti di Piazza della Loggia.
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