Come lettore di Tarocchi, un uomo non può desiderare altra patria che Parigi. Qui nasce la cartomanzia moderna, per opera dell’occultista Jean-Baptiste Alliette, noto come Etteilla, che la diffuse nella Francia di fine Settecento, in aperta contrapposizione con i nouveaux philosophes che propagandavano la razionalità dei loro lumi. Due secoli dopo, al Café Le Téméraire, nel quartiere Reuilly, il regista cileno Alejandro Jodorowsky inizia a leggere i Tarocchi pubblicamente, ponendo le basi per quella che può definirsi la rivoluzione artistica e culturale del Tarot, non più strumento di maghi e fattucchieri che leggono il futuro, ma arte terapeutica che serve a indagare il proprio inconscio e vivere meglio. Questo libro di Francesco Le Mat, pur avendo come filo conduttore la sua attività di tarologo, è almeno altre due cose: una raccolta di storie amorose deliziosamente sospese tra finzione e realtà, e una guida per viaggiatori desiderosi di scoprire la Parigi più insolita e segreta. Amore, viaggi, mistero… se la vostra fame letteraria si nutre di ingredienti variegati, queste pagine coraggiosamente fuori canone sono per voi.
I Tarocchi sono il miglior rimedio contro il mal d’amore e la co-ruminazione, nonché «una macchina filosofica che ci impedisce di smarrirci, pur lasciandoci iniziativa e libertà»
(Eliphas Levi).