Formato 13,5x19
Numero di pagine 128
EAN Cartaceo 9788833861135
EAN eBook 9788833861142
Codice a barre
I penultimi non sono gli ultimi. I penultimi possono ancora trovare ciò che resta della civiltà occidentale, delle sue idealità: la comunanza, la commozione, la morbidezza di ciò che è sensuale, corporeo, vitale. Possono ancora concepire la speranza del cambiamento. Il mondo che emerge non è più quello dell’alienazione operaia ma quello dell’apartheid prodotta dalle nuove oligarchie finanziarie. La società tende a dividersi in caste non più in classi come nel 900, le persone, sempre in movimento pendolare, restano immobili, l’Occidente sembra tutto retrodato a vecchio regime, a prima della rivoluzione borghese, è un mondo neofeudale, appunto. Di questo mondo Forlani dice con tenerezza e crudeltà.
NOTA CRITICA
di Biagio Cepollaro
Con questi testi che sono insieme contesti ed extratesti, sono parole, immagini, riferimenti precisi al mondo concreto, oggettuale, quotidiano, platealmente condiviso, indiscutibilmente luogo comune, comunanza , Francesco Forlani ci regala un risultato, non una ricerca intellettualistica, manieristica e vana.
Il risultato è il punto di vista, “dal basso”, che confligge o si sposa con lo stile che è medio ma anche alto, lirico. Il male non viene urlato perché dirlo e dirlo nello stile del male, vuol dire restare invischiati e complici.
Nelle ore in cui soltanto i topi
la fanno da padrona
e l’eco dei passi non li sveglia
né li fa fuggire dalle feritoie
che accolgono l’asfalto delle strade
s’ode dei matti l’orazione
alle stelle ormai scappate via
una nenia che è una forma di preghiera
una ninna-nanna al cuore che protegge
il sonno in quell’ora presta dei piccini
disseminati nei palazzi tutti intorno
cullati da lucine di notte disposte dalle madri
ma sono loro, i matti, che sorvegliano i sogni.
Caro penultimo quest’oggi più forte era il canto, l’unisono di terra e cielo, – ‘sta cosa degli alberi e degli…
Questo è un libro probabilmente concepito in due lingue, anche se il traduttore (Christian Abel) ha dovuto lavorarci un bel…
C’è nei foulard delle donne in questa alba buia,nella cura dei nodi la timida traccia di un presentesenza memoria alcuna…
Chi sono i «Penultimi» di Francesco Forlani? Un filo fatto di attrazione e compassione sembra legare Francesco Forlani alla metropoli e alle…
I penultimi non sono gli ultimi. I penultimi possono ancora trovare ciò che resta della civiltà occidentale, delle sue idealità:…
Les pénultièmes ne sont pas les derniers(B. Cepollaro, Introduction) Ce livre, alternant vers et prose, n’est cependant ni un prosimètre ni…
Come un viaggio che ricorda Canto alla durata di Peter Handke, così Francesco Forlani ci porta tra i penultimi, ossia, coloro che ancora…
FRANCESCO FORLANI, UN POÈTE EN CLASSE TOUS RISQUES Le «communiste dandy» dévoile son quotidien de prof d’italien dans des collèges…
Le poesie di Francesco Forlani, per Miraggi edizioni, parlano di un universo di abitanti silenziosi, tra strade deserte e lo…
Ascolta l'intervista (4/11/2019)
L'ode ai penultimi di Nesxt La rassegna ai Docks introduce la poesia nella Settimana dell'arte in programma letture e performance,…
Biagio Cepollaro nella nota critica alla raccolta poetica di Francesco Forlani «Penultimi» edita da Miraggi, osserva che il mondo che…
Campano per nascita e formazione, parigino per scelta, Francesco Forlani è scrittore eclettico, performer, traduttore, fondatore di riviste come «Sud»,…
L’essere underground Francesco Forlani, sembra manifestare una certa renitenza ad essere qualcosa, o almeno qualcosa di fissato. Forlani è infatti…
Un libro composito, questo Penultimi di Francesco Forlani, fatto di versi stampati in tondo e in corsivo, di prosa e interstizi meditativi, di…
Francesco Forlani, Penultimi/Pénultièmes, Miraggi Edizioni 2019 Traduzione dall’italiano di Christian Abel, Nota critica di Biagio Cepollaro Francesco Forlani è poeta, cabarettista, traduttore dal francese, conduttore radiofonico,…